Curioso come le vicende storiche di Terezín abbiano indissolubilmente legato un nome di donna a uno dei capitoli più drammatici della storia contemporanea: il campo di concentramento di Theresienstadt.
La città di Terezín fu voluta come fortezza difensiva dall’imperatore Giuseppe II che le diede il nome di Theresienstadt (città di Teresa, Terezín in ceco) in onore dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria. Costruita allo scopo di tenere fuori il nemico, è ironicamente e tristemente passata alla storia per le persone che sono rimaste forzatamente al suo interno: prigionieri politici prima ed ebrei poi.
Certamente non è incantevole come altre città boeme, con le loro fiabesche atmosfere da cartolina, ma Terezín è una città profondamente evocativa e toccherà le corde più profonde del vostro cuore. Visitatela rispettosamente in silenzio.
Terezín fu costruita alla fine del Settecento e il progetto prevedeva due poli ben distinti, la Piccola Fortezza e la Grande Fortezza, ancora oggi conservati.
Alla fine dell’Ottocento la guarnigione di Terezín fu abbandonata e la Piccola Fortezza fu convertita in prigione per oppositori politici della dinastia asburgica. Furono imprigionati al suo interno diversi patrioti italiani e deportati russi della Prima Guerra Mondiale. Morì in questa prigione Gavrilo Princip, l’assassino dell’arciduca austriaco erede al trono e della moglie, che con il suo gesto diede il via agli eventi che scatenarono la Prima Guerra Mondiale.
Nel 1940 i nazisti iniziarono ad usare la Piccola Fortezza di Terezín come prigione e a partire dall’anno successivo gli ebrei che vivevano nella Grande Fortezza furono forzatamente trasferiti in quello che era divenuto un campo di transito verso i campi di sterminio della Germania e della Polonia; iniziò poi la deportazione a Terezín di ebrei provenienti da altri paesi, sempre come tappa intermedia di un funesto viaggio.
I numeri sono impressionanti. Nel settembre del 1942 la popolazione del ghetto raggiunse la cifra esorbitante di oltre 50000 abitanti. Si calcola che nel corso della guerra circa 140,000 ebrei furono deportati a Terezín, di cui 87000 furono effettivamente trasferiti ad altri campo. Circa 35000 persone morirono all’interno del ghetto a causa di malattia, denutrizione e suicidio.
Iniziate la vostra esplorazione storica al Museo del Ghetto, dove potrete scoprire di più sulla storia di Terezín e le condizioni di vita disumane degli abitanti del ghetto. È diviso in due sedi.
L’edificio principale fu costruito nell’Ottocento per ospitare la scuola locale e in seguito usato dai nazisti come campo di concentramento per ragazzi dai 10 ai 15 anni. I loro disegni sono rimasti appesi ai muri del museo a memoria delle atrocità che questi ragazzi hanno dovuto subire. L’esposizione museale illustra l’ascesa del nazismo e la vita quotidiana del ghetto, con una collezione di oggetti di uso comune del periodo.
L’altra esposizione è ospitata all’interno dell’ex caserma Magdeburg che veniva usata dagli ebrei del ghetto come sede del loro “consiglio comunale”. È possibile visitare la ricostruzione di un dormitorio nonché testimonianze della vita culturale che fiorì all’interno del ghetto.
Passate ora a visitare la Piccola Fortezza, dove potrete vedere con i vostri occhi caserme di prigionia, celle di isolamento, campi di lavoro, obitori, fosse comuni. Il motto all’entrata “Lavorare rende liberi” (Arbeit Mach Frei in tedesco) suona sinistramente ironico considerando ciò che vi aspetta una volta passato l’arco di ingresso.
Gli anonimi resti di un raccordo ferroviario che portava qui, e faceva partire, nuovi prigionieri si possono vedere a sud della piazza principale nella Grande Fortezza.
Per scoprire al meglio la storia del ghetto, vi consigliamo di prendere parte a una visita guidata da Praga.
Per vedere una Terezín completamente diversa, immersa in una gioiosa atmosfera di festa, visitatela in ottobre durante il popolarissimo Josephine Festival, la più grande rievocazione storica settecentesca in Europa.
La Grande Fortezza racchiude quel che è oggi il centro cittadino. Non aspettatevi lo splendore delle pittoresche cittadine boeme con le loro casette colorate, ma date un’occhiata agli edifici neoclassici che si affacciano sulla piazza principale e alla Chiesa della Resurrezione costruita nell’Ottocento.
Per una visione della città da una diversa prospettiva potete partecipare al tour delle fortificazioni e dei tunnel sotterranei.
Terezín si trova 60 km a nord di Praga e si può facilmente raggiungere con un bus diretto in un'ora e mezza.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.